Apro questo blog con una riflessione su un tema che ad oggi reputo importante. Giorni fa un mio amico è stato accusato, durante una discussione su FB, di scientismo.
Lo scientismo è l'atteggiamento di chi spiega ogni cosa solo tramite la scienza, non accetta altri approcci e attribuisce ad essa significati assoluti e dogmatici.
Ora, io ritengo che lo "scientismo" sia una contraddizione in termini, e mi spiego. La scienza non è un contenuto, è un metodo. La scienza, se non è una buffonata buttata lì da persone interessate o poco serie, non è un dogma, non può esserlo. Perché i suoi metodi semplicemente non possono essere dogmatici e si basano su sperimentazione e validazione di ipotesi. Se un'ipotesi, per quanto bella e attraente, non viene validata dalla sperimentazione, semplicemente va rigettata e bisogna trovare altre spiegazioni.
Lo scienziato non è un sacerdote, lo scienziato è uno che umilmente si mette alla ricerca, prova e riprova, finché trova delle spiegazioni e delle costanti, e allora afferma ragionevolmente di aver formulato un'ipotesi corretta e aver trovato una spiegazione valida di un fenomeno (teoria). Fermo restando che tale spiegazione non è l'assoluto, anche se funziona bene, ma potrà essere rivista o corretta da chi ci lavorerà dopo di lui.
"La scienza non è democratica"
Questa frase, messa lì a mo' di dogma da personaggi che amano il loro ego più della scienza, è una colossale (scusate) minchiata.
Non è proprio vero, anzi. Certo, non è che uno che ha studiato lettere classiche può prendersi la briga di mettere in discussione così, senza prove, i risultati della fisica quantistica. Ma questa è una banale questione di competenze che può porsi solo in un mondo dominato da leoni da tastiera e da multiesperti da social.
Nella realtà, la scienza DEVE essere democratica al suo interno, altrimenti appunto diventa dogma; ogni risultato viene sottoposto alla revisione di colleghi, e se non funziona e non è valido non c'è niente da fare, si butta via. Niente è per sempre, e il fine è il miglioramento di ipotesi e tecniche, non il raggiungere chissà quale verità assoluta. La scienza non è perfezione, ma tende ad un costante miglioramento che comunque sa già essere asintotico.
Poi certo: ogni scienziato, come ogni panettiere, è pure un essere umano, e come tale può essere una persona valida e onesta, un borioso, uno psicopatico o anche un perfetto cretino. Ma questo, come si vede, non è un problema del metodo-scienza, ma di chi la fa. Come per ogni ambito in cui si muove l'uomo.
Attribuire alla scienza significati che non ha, e poi accusarla di essere un dogma, può significare solo due cose: se si è un buona fede, non si sa cosa sia la scienza (credo sia il problema maggioritario); se si è in malafede, la si vuole screditare a proprio vantaggio.
Sarebbe meglio, prima di dire "evita lo scientismo", di sapere almeno di cosa si parla.